aperto_2018: esperienze di arte pubblica contemporanea
Invito aperto_2018 | 8 dicembre_Stefano Arienti
Locandina aperto_2018 | 8 dicembre_Stefano Arienti
Invito aperto_2018 26-27 ottobre
Manifesto aperto_2018
Rassegna stampa
La terra è bassa
10 luoghi per 10 progetti
a cura di Alessandra Pioselli | Farmacia Wurmkos
La mostra La terra è bassa è il frutto di una ricerca che, rilanciando il tema del convegno Abitare l’arte. Incontro nazionale di residenze d’artista (Breno, 2017), pone in dialogo dieci “progetti territoriali” accomunati dall’intento di sostenere pratiche artistiche che si sviluppano in contesti territoriali specifici, agendo mutuamente con le realtà sociali e culturali che li qualificano.
Come afferma un detto contadino, la terra è bassa perché bisogna chinare la schiena per coltivarla, ed è un lavoro faticoso, lento, attento. All’interno di una cornice di corrispondenze internazionali, questi progetti piegano lo sguardo su situazioni territoriali e contestuali circostanziate, con un approccio temporale esteso e di accurata premura che il verbo latino colĕrenelle sue accezioni incarna nell’atto del coltivare/curare/abitare.
Fondati da circa la metà degli anni duemila in avanti da gruppi di artisti, curatori, cittadini o promossi da enti pubblici, questi progetti stabiliscono articolati nessi con i territori e le comunità in trasformazione, decifrandone la storia, la materialità, gli aspetti ambientali, antropologici, simbolici, le identità composite. Queste esperienze sondano i modi e gli esiti della progettualità artistica nell’innescare possibili percorsi di senso che pongono domande su chi abita oggi il territorio, sulle forme di socialità, sulle prospettive di sviluppo locale, di cura e d’interpretazione.
È un lavoro particolarmente significativo per l’Italia, perché diventa interprete della frammentazione e della diversità antropologica del paese, tangendo inevitabilmente una sfera di questioni cruciali, dall’abbandono dei piccoli centri delle aree interne del paese, alle trasformazioni economiche e sociali delle aree metropolitane, alla gestione del paesaggio, alla riflessione sui beni comuni che inscrive nel suo orizzonte la nozione di territorio, trovando nel dettato costituzionale il suo fondamento.
La ricognizione in mostra prova a tracciare le riflessioni, gli obiettivi, i metodi plurali di queste pratiche, visualizzando le vicinanze e le differenze, le ricorrenze e le distanze tra i progetti, attraverso una mappa concettuale che dà forma all’allestimento e materiali di documentazione, testi, fotografie, video, pubblicazioni, comunicati, multipli e opere.
Si evidenzia una trama di modi lavorare ricca di sfumature, che rivela la capacità di coinvolgimento di un’ampia sfera di attori territoriali, extra-territoriali e internazionali, attraverso mostre, progetti, residenze, pubblicazioni, archivi, conferenze, progetti educativi, laboratori, attivazione di microeconomie, musei diffusi.
L’intento della mostra è quello di stimolare una riflessione su queste pratiche, come operano in concreto, sugli approcci processuali e teorici degli artisti e sulle necessità culturali che manifestano, anche in relazione alla riflessione sul proprio ruolo.
A Cielo Aperto (Latronico, Basilicata), Aperto_art on the border (Valcamonica, Lombardia), Cantieri d’Arte (Viterbo, Lazio), Case Sparse (Malonno, Lombardia), Progetto Diogene (Torino, Piemonte), GAP Guilmi Art Project (Guilmi, Abruzzo), Giuseppefraugallery (Gonnesa, Sardegna), ViadellaFucina16 Condominio-Museo (Torino, Piemonte), Ramdom (Gagliano del Capo, Puglia), Viaindustriae (Foligno, Umbria).
Artisti e artigiani, paesaggio e comunità:
Intrecci e ricuciture
Continua l’impegno del Distretto Culturale per promuovere i valori e le pratiche tradizionali delle culture locali, riflette attraverso i linguaggi dell’arte contemporanea. Nel mese di ottobre si apre il ciclo di esperienze e laboratori condotti all’interno delle comunità locali di Valle Camonica che hanno coinvolto artigiani, operatori, giovani, gruppi sociali e artisti, di cui verranno presentati i lavori work in progress.
inaugurazioni dei progetti
Stefano Arienti Rilegge e reinterpreta il grande patrimonio di immagini prodotto dal fotografo Simone Magnolini entrando nelle pieghe (storiche) del paesaggio di Valle Camonica e della comunità di Borno.
sabato 8 dicembre 2018
Borno, Palazzo Comunale Piazza Giovanni Paolo II , 1
Simone Magnolini_Libro delle Firme
Tecnica libera su fotocopie rilegate ad album
In collaborazione con AESS Lombardia e Associazione La Gazza
ore 17.00
Esposizione di fotografie
dipinte di Simone Magnolini
Mostra aperta dall’8 dicembre 2018
al 6 gennaio 2019
Stefano Boccalini Intreccia un dialogo con la comunità di Monno mediante parole che possano identificarne spirito e aspirazioni, in continuità con i laboratori svolti con i bambini da Il Cardo all’interno del progetto “Aspettando Ca’Mon”.
Wurmkos Laboratorio collettivo di arte pubblica che agisce in situazioni di disagio psichico e fisico, attiva un processo di coinvolgimento operativo diretto a una comunità di disabili per fondare un senso dell’abitare.
venerdì 26 ottobre 2018
Malegno Ex C.D.I. via Cava (vicino alla Posta)
Wurmkos, Coabitare l’isola_azioni e installazioni (con Pia Fondazione di Valle Camonica)
In collaborazione con Comune di Malegno, Pia Fondazione di Valle Camonica
ore 16.00-17.30 laboratorio,
ore 18.00 visita al laboratorio e ai lavori realizzati,
ore 18.30 Presentazione del progetto
segue aperitivo
sabato 27 ottobre 2018
Monno Ex Asilo (aspettando CA’MON)
Stefano Boccalini, Una parola su Monno_azioni e installazioni (con Il Cardo)
In collaborazione con Comune di Monno, Cooperativa Il Cardo
ore 10.00-12.00 workshop,
ore 12.00 Presentazione del progetto
segue aperitivo
prossime inaugurazioni
Beatrice Catanzaro Riscopre gli antichi gesti dei ricami d’intreccio decorativo a chiacchierino ancora attive in Valle Camonica, creando nuove forme attraverso un insospettabile cambio di scala.
Direzione artistica: Giorgio Azzoni
Residenze: agosto, settembre, ottobre
Inaugurazioni: 26-27 ottobre 2018 / 8 dicembre 2018
ENTI E PERSONE
aperto_art on the border è un progetto del Distretto Culturale di Valle Camonica
sostenuto da:
Comunità Montana di Valle Camonica
Consorzio Comuni BIM
Fondazione Cariplo
in collaborazione con
Comuni di:
Artogne, Borno, Malegno, Malonno, Monno
Museo della Stampa_Artogne
Pro Loco Monno
Pro Loco Artogne
i patrocini artistici
Careof, Milano
Fondazione Bevilacqua La Masa, Venezia
PAV / Parco Arte Vivente, Torino
informazioni
Direzione artistica_Giorgio Azzoni aanders@alice.it
Comunicazione web_Net7 / Schiribis